
Lacrime disperate senza che nessuno abbia la delicatezza di asciugarle, l'attenzione per accorgersene: tutti devono correre, non c'è mai tempo per fermarsi e allora quante famiglie disperate .. in questi 25 anni di ascolto, conforto e aiuto, quante storie ho ascoltato e quanto dolore ho visto .. la dignità di tanti ragazzi e ragazze, gettata nel fango; una pattumiera sociale dalla quale emergere è sempre più difficile.
Una Luce per trovare la via d'uscita ci viene nella
Domenica in
Albis con la pioggia della
Divina
Misericordia che viene a rigenerare l'arsura di questo mondo che ha più che mai sete di comprensione e consolazione .. ma ancor di più di giustizia sociale, ma la giustizia degli uomini è parziale e spesso cinica, mentre la
Giustizia di
Dio, pur tremenda è mitigata e filtrata dalla lente della ferita del costato di
Gesù dalla quale sgorga incessante il
Sangue e l'
Acqua : un'acqua che lava ed un sangue che nutre ..

.. l'
Acqua del battesimo d'
Amore ci pulisce le scorie e l'inquinamento della cattiveria della gente e dei nostri peccati, mentre il
Sangue di
Gesù, non solo ci purifica, ma ci nutre e rigenera e come disse il profeta
Ezechiele ci da un cuore di carne al posto del cuore di pietra che mai come oggi, tante persone hanno più sulla coscenza che nel petto.
L' episodio evangelico della
Samaritana che chiede a
Gesù di darle l'acqua che non farà venire più sete, quell'altro di
Tommaso che prima è incredulo e poi fervente testimone, il
Cenacolo in cui
Gesù entra a porte chiuse, dipinto con la poesia delle parole di
Giovanni, il discepolo che più degli altri ha saputo ricambiare l'
Amore pulito del
Maestro e tante parabole, prima tra tutte quella del figliol prodigo che in realtà è quella del
Padre
Misericordioso, ci lasciano nell'anima un affresco globale dell'immensa compassione di
Dio che trova il suo apice e riscontro nel
Sacramento della
Riconciliazione, dove la distanza tra la nostra miseria e
Lui, è colmata dalla sua infinita ed incessante volontà di perdono che per l'appunto prende il nome di
Misericordia.
San Francesco una volta di più ci da la chiave di volta per riuscire a non cadere e restare eretti nel cammino spesso impervio della fede: ammirare, contemplare le meraviglie di
Dio nella natura per poi isolarsi al pari di
Gesù, per pregare; andava nei boschi attorno ad
Assisi o durante il tragitto che vide quei poveri frati andare a
Roma dal
Santo
Padre per ottenere il placet al suo sogno divenuto poi realtà, di dar vita all'ordine religioso che in seguito prese il suo nome e che oggi è universalmente riconosciuto come una delle massime espressioni di vita evangelica.
Francesco amava gli animali ed era pazzo d'amore per il suo
Gesù.
Oggi anche noi possiamo seguire il suo esempio ed essere di conseguenza, un faro per le persone che sono alla deriva nel mare in tempesta dell'inquietudine sociale .. potremmo sostenere i nostri fratelli in difficoltà ma non solo: abbiamo la figliolanza di
Dio, ottenuta a caro prezzo da
Gesù ed al pari di
Francesco, abbiamo la certezza che l'
Altissimo
Padre che è nei cieli e nel mistero profondo del nostro cuore, ci abbraccia e ci rende eredi del
Tesoro
Celeste che si ammanta di
Eternità .. facciamo nostre le parole che il
Risorto disse a santa
Faustina Kowalska e che aprono la diga delle grazie impossibili, dei miracoli più impensabili .. assurdi per l'umano raziocinio, ma facili e comprensibili per i semplici ed umili di cuore .. per chi è riuscito a restare un po' bambino:
" O
Sangue ed
Acqua che scaturisci dal
Cuore di
Gesù, confido in
Te
"Pace e bene
1 commento:
Ma che bel posto di pace:è vero quello che mi aveva detto una mia amica.Lo si capisce da quello che si vede anche se ci impiego sempre tanto tempo a leggere tutto seguendo anche tutti quei link di referimento perchè non mi voglio perdere neppure una virgola delle vostre riflessioni.Padre Antonio appena trovo qualcuno che mi accompagna,verrò nella sua bellissima oasi di bene.
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