venerdì 19 settembre 2008

La Poesia della Vita

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VITA


Non chiedo nulla alla vita

solo che mi lasci camminare

come quelle nubi che passano

meraviglia nei cieli: non bussano, corrono,

Tingendosi dei colori delle albe

e del sole che al tramonto si chiama morte.

Vivere la mia immagine,

solo, limpido ai margini di questa vita

come una goccia di rugiada

dove si vedono riflessi

i sogni delle galassie: muoversi.

Accoglimi vita, con lo scroscio del mio pianto,

è il lungo viaggio di un pellegrino che carico di questo tempo

cerca i margini di una foresta

per rimarginare tanta fatica e tanta speranza.



DIO


Sotto questo cielo che piove luce

ascolto quel Silenzio che da millenni

crea la vita come un giardino di infinite forme.

Astri intangibili, in movimento senza guerra

sguardi infiniti di un oceano senza argini,

riposo sconfinato dove la mia vita

tocca le soglie di quel tempo

che colma di gioia ed è via al cielo.

Ho un grande amore per Te

che non si rimargina più.

Ti sento battere con dolcezza

in questo mio mondo umano e

mi riempio di luce e di speranza.

Salgo con te a miriadi di passi

per raggiungerti fino all’estremo

dove il moto diventa tranquillità ed Eternità.

Dio del mio sorridere e del mio pianto,

nel tuo cielo ho trovato il santuario

della mia adorazione e del mio coraggio.

In te ho custodito il granaio del bene degli uomini.

Porta del cielo sei tu

e io pellegrino esplodo in mille canti da intonare,

avvolto da ineffabile dolcezza.



LETTERA AL SILENZIO


Metti le mani su questo mondo

e spigola nelle sue profondità la gioia

di ritrovare ancora tesori nascosti per la tua avventura.

Non lasciare mai che il mistero che porti dentro

sia rovinato dall’esterno,

ma trova i momenti per dirti che il solco della tua anima,

che nasconde il seme,

è certezza di vita e di nascita.

Vivrai. E nessuno farà morire il tuo desiderio

di una grande semina tra gli uomini che splendono su questa terra.

Tanti colori illumineranno le profondità dei tuoi silenzi e,

come una festa di traguardi di comunione,

metterai le tue mani al servizio di un mondo

che deve ardere di pace.

Scendi più profondamente tra i desideri

dei popoli e di ogni uomo

e troverai che il seme divino

è vario per ogni esistenza,

ma tutti annunciano una primavera senza fine,

per incoronare di amore e di pace il cure di ogni vivente.

Lascia spesso il rumore delle voci

e nascondi il tuo volto tra le mani di Dio;

rivesti il tuo cammino di una discesa

tra le origini della tua forza

e imparerai a conoscere i cori

della tua armonia e della tua felicità.

L’uomo ricco di tante faccende

non potrà mai portare

una corona di gioielli e di fratelli,

ma sempre, inciampando sui corridoi delle sue corse,

non arriverà a vedere e adorare

l’icona della sua storia vera.

Lasciami ancora a lungo qui con Te,

Silenzio e Armonia

e non permettere che niente squilli di chiamate

per rubarmi la pace della Tua presenza

e del dono della Tua adorazione.

Forza di comunione e di calore,

farai camminare i giorni delle mie stagioni e,

come sogno diventato realtà,

sarai per me una certezza di giganteschi frutti

per il mio viaggio e la mia ricerca.

Sono entrato con dolcezza nella stanza del Tuo Santuario,

che è la vita legata ai sogni di grandi avventure, e Tu,

come Padre di ogni Carezza,

mi hai detto che la profondità del Tuo mistero

e la gloria della Tua grandezza

abitava tra le vette,

dove si respira la luce delle Tue immagini,

che sono gli uomini che Ti hanno raggiunto.

Regala, Signore, a questo secolo di uomini,

un tabernacolo di adorazione

e la lampada che arde sia la luce che Tu doni

come segno della Tua presenza,

per dire all’uomo che un dialogo profondo annuncia

la risurrezione di una vita che adora l’immagine di Dio

su ogni uomo che è creatore e portatore di salvezza.


fr. Antonio Zanotti


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